Conversazioni: JOI-Design Innenarchitekten, Amburgo

Conversazioni: JOI-Design Innenarchitekten, Amburgo

Per Corinna Kretschmar-Joehnk e Peter Joehnk, marito e moglie fondatori dello studio JOI-Design Innenarchitekten di Amburgo, il lighting design assomiglia al lavoro del direttore d’orchestra – che naviga in uno spettro di suoni sapendo quando un determinato strumento ruberà la scena agli altri.

Vibia - The Edit - Conversations: JOI-Design, Hamburg
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Secondo Corinna c’è una forte analogia con il modo in cui un buon designer lascia che luce e ombra dialoghino tra loro: “Devono esserci una luce indiretta e una luce diretta e qualcosa che ti guidi attraverso la stanza e a un certo punto ti sorprenda”. Si tratta di giocare con i contrasti tra oscurità e luminosità, “evidenziandoli ed enfatizzandoli”.

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Come architetto, Peter riunisce alcuni aspetti dello scienziato e dell’artista, due figure con le quali in un determinato momento ha iniziato a identificarsi. Ritiene che l’illuminazione sia costituita da due elementi indipendenti: la luce stessa, che può essere visibile o invisibile all’occhio, e la lampada, che è il pezzo di design.

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Questa è una visione dell’illuminazione più sfumata rispetto a quella che s’insegnava un tempo a scuola. “Una volta il lighting design non significava creare l’atmosfera di una stanza”, spiega Corinna. “Era solo una questione decorativa”.

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Per Corinna, la creazione di un’atmosfera è fondamentale. “Non si tratta della scelta di una sedia o di un tessuto. È un’emozione che ti circonda, e a renderla possibile è solo l’atmosfera e non qualche particolare caratteristica del design”.

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Con questa prospettiva, i due designer stanno attenti a scegliere solo ciò che appartiene veramente a uno spazio, sforzandosi di assumere un’attitudine “coraggiosa”.

“Il nostro lavoro consiste nello spingere i nostri clienti a osare di più”, dice Peter. “Devono voler essere speciali”.