Flamingo, cosa sarebbe se…

Flamingo, cosa sarebbe se…

Abbiamo parlato con Antoni Arola della sua creazione per Vibia, Flamingo: una collezione di lampade a sospensione composte da diffusori traslucidi, che emettono una morbida luce ambientale, e da terminali LED per un’illuminazione più puntuale. Il designer catalano sogna che si trasformino in un luogo, un’emozione, un’immagine e un animale.

Vibia - The Edit - Flamingo XXL - Sobrevolar el espacio

… “ Se Flamingo fosse un luogo, sarebbe il delta dell’Ebro”, dichiara il designer, sottolineando l’orizzontalità, la verticalità e la luce che caratterizzano questo impressionante paesaggio naturale. Orti, frutteti, risaie, dune, lagune, spiagge e paludi rievocano la forma di un uccello in volo, e in Flamingo diventano snelli diffusori e punti luce.

Vibia The Edit - Flamingo what if it were

Indipendenti ma complementari, e sovrapposte come i diversi strati dell’ecosistema naturale del parco, le varie parti della lampada ricreano un gioco delicato di forme concave e convesse per costruire una nuova topografia basata sulla luce.

Vibia The Edit - The Story Behind Flamingo with Antoni Arola

… “se fosse un’emozione, sarebbe la serenità attenta, per la sua delicata presenza animale”. Una scelta che rimanda al design leggero delle due collezioni, dove dischi e punti luce sospesi nello spazio esprimono carattere e personalità, cercando al contempo di passare inosservati.

Una “serenità attenta” che fa di Flamingo un osservatore silenzioso, sempre presente, che contempla senza disturbare.

Vibia The Edit - Flamingo what if it were

… “ricordi scandinavi o l’eredità di Castiglioni, ecco cosa sarebbe Flamingo se fosse un’immagine”, aggiunge Arola. Giocando con diffusori traslucidi di diverse forme e dimensioni, il designer ricrea un’esperienza spaziale della luce simile a quella ottenuta da maestri come Alvar Aalto, in Finlandia, o Gunnar Asplund, in Svezia, grazie ai loro caratteristici lucernari circolari; e a quella del progetto di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per il padiglione del design industriale della Triennale di Milano del 1954.

Vibia The Edit - Flamingo what if it were
Vibia The Edit - The Story Behind Flamingo with Antoni Arola
Vibia The Edit - The Story Behind Flamingo with Antoni Arola

… “infine, se la collezione fosse un animale, sarebbe quello da cui prende il nome: un fenicottero”, che in inglese si dice appunto flamingo. Un uccello dalle proporzioni slanciate la cui caratteristica eleganza è rievocata da Flamingo, con i cavi a rievocare le zampe e il collo, i diffusori il corpo e le ali, e il terminale LED il becco e gli artigli.

Vibia The Edit - Creative Solutions for Brightening Corners - Flamingo

La temperatura di colore, che spazia dai 2.700 ai 3.500 ºK, richiama le tonalità cangianti del piumaggio del volatile, mentre gli infiniti piani di luce generati dai diffusori e dai terminali LED fanno pensare al caratteristico riflesso dei fenicotteri sull’acqua.

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